Sostegno alla genitorialità

Quanti interrogativi, dubbi, paure, incertezze, speranze colorano e caratterizzano l’essere genitori!!

sostegno genitori – Catania – Caltanissetta

Il rapporto genitori/figli deve basarsi su un buon equilibrio relazionale // sostegno genitori - Catania - Caltanissetta

Molti genitori in difficoltà si sentono inadeguati; tale sensazione ha dei risvolti negativi nel rapportarsi ad esempio con i propri familiari o con gli amici – Foto di Gianpaolo Cacciatore

La speranza di ognuno è di poter essere un “bravo genitore”, ma a volte capita di avere dei dubbi sulle proprie capacità di essere un genitore in grado di accudire e crescere il proprio figlio. Questa insicurezza, questo senso di inadeguatezza unite ai continui scontri con i propri figli, generano sentimenti e vissuti emotivi pesanti da gestire, insieme al rischio che nella coppia possa incrinarsi l’equilibrio relazionale.

Quando in terapia mi trovo di fronte a situazioni in cui il tema della genitorialità rappresenta un livello di fragilità, si scopre sempre un mondo di emozioni e vissuti molto dolorosi.

Le situazioni in cui è indicato un percorso di sostegno, non sono soltanto quei casi in cui tali difficoltà sfociano in aggressività e rabbia. Infatti, sono diverse le situazioni che possono mettere momentaneamente in crisi le competenze “da genitori”, come ad esempio quando arriva il momento in cui i figli devono andare via da casa, oppure quando una malattia (del figlio o di uno dei genitori) impone dei cambiamenti repentini, o quando in seguito ad una separazione coniugale si sente la necessità di ridefinire in modo nuovo il rapporto con i propri figli in una condizione del tutto nuova ecc… .

Sensi di colpa, vergogna, inadeguatezza, rabbia, senso di fallimento, sono alcune delle sfumature emotive che accompagnano i genitori in difficoltà, che arrivano in terapia molto confusi, arrabbiati e sfiduciati, sentimenti che connotano ogni interazione, creando un clima emotivo carico di negatività.

Tali sensazioni interiori hanno anche dei risvolti nel rapportarsi con la realtà esterna, con i propri familiari, con gli amici, con quelle realtà (scuola, gruppi ricreativi e sportivi ecc…) che si occupano dell’educazione dei loro figli. Ad esempio, una situazione che mi capita di incontrare spesso è il forte senso di fallimento che i genitori provano nei confronti dei propri genitori, come se avessero disatteso le aspettative che avevano su di loro. Un senso di inadeguatezza vissuto inconsciamente ed inconsapevolmente, che crea una condizione più ampia di forte stress, andando ad alterare ancora di più la funzione e la capacità genitoriale.

L’ansia di sentirsi inadeguati… genera inadeguatezza!

Come intervenire?

Oggi sono tante le proposte di intervento per il sostegno alla genitorialità, proprio perché i tempi in cui viviamo pongono i genitori di fronte a responsabilità sempre maggiori e difficili da gestire. La distanza genitori figli sembra crescere a dismisura, una distanza accresciuta dalle nuove tecnologie, dalle nuove forme di comunicazione, dai continui e velocissimi cambiamenti della società.

Il tipo di intervento varia a seconda che a richiederlo sia una coppia o un singolo genitore. Ma i passaggi e le tecniche rimangono simili anche se adattati ogni volta alle caratteristiche specifiche dell’utenza.

Alcune fasi fondamentali del percorso di sostegno alla genitorialità sono:

  • Consapevolezza e gestione delle emozioni dei genitori;
  • Rendere visibili gli stili educativi a cui fa riferimento ciascun genitore, per creare un modello condiviso e rinforzare la coppia genitoriale;
  • Un’attenta ed approfondita analisi delle possibili cause che sottostanno alle difficoltà dei figli;
  • Genogramma;
  • Favorire una ricerca delle risorse genitoriali presenti nella coppia o nel singolo genitore;
  • Fasi esperienziali per favorire la ricerca di soluzioni creative;
  • Favorire una comunicazione efficace fondata sull’ascolto attivo;
  • Facilitare dei rapporti positivi di collaborazione con le realtà esterne (scuola, gruppi sportivi, chiesa, ecc…).

Il percorso in genere è di breve durata, da otto a dieci incontri, ma molto dipende dal grado di collaborazione e motivazione mostrata dall’utenza. Un fattore importante, che può determinare anche la qualità del risultato ottenuto, è la tempestività nel richiedere un sostegno.

Evitare che le difficoltà si complichino può rappresentare la scelta in assoluto più utile. Intervenire in tempo può impedire l’insorgere di complicazioni comportamentali, emotive affettive e relazionali nei propri figli, con tutte le conseguenze che potranno generarsi in futuro.