anoressia Catania – bulimia nervosa – Caltanissetta
Lo psicologo di Sicilia, Dott. Francesco Prisco, grazie ad un’adeguata psicoterapia individuale e familiare può aiutare molto la persona anoressica o bulimica e la sua famiglia
L’attenzione su tali problematiche oggi è molto marcata in quanto l’Anoressia e la Bulimia nervosa rappresentano delle patologie tra le più diffuse soprattutto tra le giovani donne, anche se i casi di uomini che soffrono di disturbi alimentari è in continua crescita. Altra tendenza preoccupante mostra la presenza sempre più frequente di tali patologie tra i bambini.
I disturbi del comportamento alimentare, anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) possono compromettere irrimediabilmente il funzionamento di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e determinare la morte.
Come nasce un disturbo del comportamento alimentare?
Seppure in presenza di un numero molto elevato di studi sul comportamento alimentare disfunzionale, non si può stabilire l’esistenza di una causa univoca. Anzi, un dato che emerge con forza rimarca appunto la multifattorialità dell’origine di tali disturbi.
Sofferenze psicologiche individuali, difficoltà relazionali, eventi traumatici e stressanti, insieme ad altre situazioni possono essere all’origine di un problema nella condotta alimentare. Ad esempio una bassa autostima, un trasferimento forzato, un clima emotivo difficile vissuto in famiglia ecc…, possono essere fattori predisponenti di condotte alimentari problematiche.
Quindi anche nel caso di tali disturbi, richiedere un aiuto tempestivo può aiutare molto la persona sofferente e la sua famiglia.
Una caratteristica del disturbo alimentare è dato dal fatto che esso coinvolge l’intero nucleo familiare, che rappresenta un tassello fondamentale nel percorso terapeutico, soprattutto in quei casi in cui la persona anoressica o bulimica non ha voglia di collaborare, almeno inizialmente.
Come ci accorgiamo se un nostro parente soffre di un disturbo della condotta alimentare?
Il DSM-IV, Manuale internazionale di diagnosi e statistiche dei disturbi mentali, riporta con precisioni alcuni criteri che consentono la diagnosi dei disturbi della condotta alimentare. Vediamo insieme quali segnali possono aiutarci in quei casi in cui abbiamo il dubbio che una persona a noi cara stia vivendo dei problemi in tal senso.
Criteri utilizzati per valutare la presenza o meno dell’Anoressia Nervosa:
- Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e la statura (per es. perdita di peso che porta a mantenere il peso corporeo al di sotto dell’85% rispetto al peso normale, in base all’età e all’altezza).
- Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso.
- Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto ad ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.
- Nelle ragazze dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi.
Esistono due sottotipi di anoressia nervosa:
- Con restrizioni: quando il soggetto non ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).
- Con abbuffate/condotte di eliminazione: il soggetto presenta regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione.
Criteri utilizzati per valutare la presenza o meno della Bulimia ner
I disturbi del comportamento alimentare sono in aumento e possono interessare sia gli uomini che le donne, compresi i bambini